- Notice
Premio Amerino 2021 - 11a Edizione
ATTENZIONE: Limite di iscrizione 22 agosto 2021
Undicesima Edizione
Dedicato al racconto breve, il Premio prende il nome dal comprensorio falisco attraversato dalla Via Amerina. Questa strada collegava Roma alla città di Amelia. Oggi purtroppo non c’è più, almeno non come arteria transitabile, esempio estremamente raro di “strada abbandonata”. L’idea di intitolare il Premio ad una reliquia infrastrutturale nasce dalla necessità, attraverso la metafora, di alimentare una riflessione sulla sostanziale deriva della cultura nella speranza che non cada a tal punto in disuso da trasformarsi anch’essa, appunto, in reliquia. Questa 11esima edizione avrebbe dovuto essere la 12esima, ma a causa del Covid-19 il Concorso 2020 è stato giocoforza cancellato: si è però deciso di mantenere una continuità numerica coerente con le edizioni effettivamente svoltesi.
1° CLASSIFICATO
300 € + targa + antologia
2° CLASSIFICATO
200 € + targa + antologia
3° CLASSIFICATO
100 € + targa + antologia
Organizzazione: Associazione Culturale Poggio del Lago
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Premio Amerino 2019 - I vincitori
Domenica 27 ottobre presso la biblioteca comunale di Vasanello si è tenuta la premiazione della decima edizione del Premio Amerino, concorso nazionale di letteratura dedicato al racconto breve. E’ stata contestualmente presentata l’Antologia “Quaderni Amerini n° 10”.
Da sinistra la vincitrice Oriana Fiumicino, la segretaria del Premio Paola Testa, il Presidente della Giuria Gabriele Campioni, il Sindaco di Vasanello Antonio Porri e il presidente dell’Associazione Poggio del Lago Vincenzo Libriani.
I finalisti alla Cena di Gala
È stata declamata la seguente graduatoria:
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1° Classificato LA ICS Oriana Fiumicino, Roma Motivazione della Giuria:Per la sorprendente capacità di zippare in un racconto il romanzo di una vita, anzi di due, intrecciatesi a suon di epistole durante la Seconda Guerra Mondiale per poi unirsi in matrimonio. La protagonista femminile è una delle tante Madrine di Guerra “arruolate” dal fascismo per dare uno scopo a quei soldati, al fronte, privi di fidanzate e spesso di famiglie, ai quali il solo concetto di Patria poteva risultare alquanto straniante quale incentivo per farsi ammazzare. Tra una lettera e l’altra, emergono così due diversi punti di vista del conflitto. Quello di lei, a Roma, alle prese con le leggi raziali, i bombardamenti, le privazioni, la paura. E quello di lui, in Africa…. Oriana Fiumicino premiata dal sindaco di Vasanello Antonio Porri. |
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2° Classificato L’ETÀ DEI SOGNI Anna Maria Veit, La Salute di Livenza (VE) Motivazione della Giuria: Motivazione della Giuria: Per la commovente semplicità con cui riesce ad affrontare tematiche tremende quali lo stupro, l’omosessualità, il pregiudizio, il manicomio. A buon vedere, nelle dinamiche del racconto, l’una concausa dell’altra in rigoroso ordine di citazione. È pur vero che l’incapacità di accettare la diversità è nella gran parte dei casi frutto di profonda ignoranza, e che nulla o poco si può fare - soprattutto fino a non troppi anni fa ma purtroppo ancora oggi - per impedire il mostruoso vortice che porta alla morte sociale delle persone considerate “diverse”, ma questo spiazzante racconto ci indica qual è la via maestra per sopravvivere all’ipocrisia di una società implacabile: l’amore… Anna Maria Veit premiata da Vincenzo Libriani, presidente dell’Associazione Culturale Poggio del Lago. |
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3° Classificato IL RIFUGIO Roberto De Angelis, Capranica (VT) Motivazione della Giuria: Per la cruda ma efficace disamina degli amori che finiscono. Nel caso specifico a causa di una patologia neurale dovuta ad un’incidente d’auto, non gravissima, eppure sufficiente a fare del protagonista una persona “diversa”. Così, pian piano, la moglie finisce per abbandonarlo. Più in generale, il racconto è un j’accuse nei confronti di una società solo apparentemente aperta e solidale: in realtà basta poco per mettere a repentaglio con l’amore anche le amicizie. E allora si resta soli, soli con davanti un futuro di ombre. Lasciarsi andare, abbandonarsi alla depressione? È dura, ma c’è una sola strada: ricominciare. Roberto De Angelis premiato da Giorgia Grasso, giuria, in rappresentanza del Gruppo Albatros-Il Filo. |
4° Classificati ex aequo |
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AVEVO TREDICI ANNI Rossana Cilli, Roma Premiata da Paola Testa (destra) Segretaria del Premio. |
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IL MEDAGLIONE Daniela Borgato, Ponte San Nicolò (PD) Non intervenuta.
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IL SIGNOR K Anna Maria Contesini, Livorno Premiata da Ardelio Loppi, Giuria, Segretario dell’Associazione Poggio del Lago, organizzatore del Premio.
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LA BAMBOLINA CINESE Rossana Cavaliere, Prato Premiata da Gabriele Campioni, Presidente della Giuria. |
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LA PERDITA DELLA MEMORIA Franco Di Leo, Milano Premiato da Maria Luisa Di Marco, Giuria. |
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SILVER, MARCELLINA E IL CAMPO ROBINSON "FUTURA UMANITÀ" Saverio Maccagnani, Reggio Emilia Premiato da Piera Cicuto, Giuria. |
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UN PASSO OLTRE L’INFINITO Marco Demontis, Quartucciu (CA) Premiato da Maria Giuseppina Libriani, Giuria. |
RASSEGNA STAMPA
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In ricordo di Sandro Ricci
Ardelio Loppi, ideatore e organizzatore del Premio Amerino
Un particolare ringraziamento e un forte abbraccio al caro amico Sandro Ricci, intellettuale e poeta di grande spessore, Presidente della Giuria dal 2011 al 2016.
Chiudevo così la prefazione dell’Antologia 2019, quella del decennale, in cui venivano ricordati i vincitori delle edizioni precedenti. Gli occhi di una persona dicono molto e l’ultima volta che ci eravamo visti, alla vigilia della cerimonia di premiazione, a fine ottobre, in quelli di Sandro c’era soltanto infinita spossatezza. Meno di due mesi dopo, il 19 dicembre, ci ha lasciati.
Per chi scrive egli è stato un caro amico e non è quindi facile evitarne l’apologia. Questo perché - lui ne avrebbe ridacchiato - non posso che immaginarmelo, comodamente seduto, a chiacchierare del più e del meno con i più grandi uomini di pensiero che hanno camminato su questa terra. Non credo di esagerare, ma visto che potrei risultare fazioso, diciamo piuttosto che di personalità del suo spessore culturale ne ho finora incontrate davvero poche.
Consuetudine vuole che per accedere all’Olimpo della letteratura si debba vincere un Nobel, oppure, nel Bel Paese, portarsi a casa lo Strega o il Bancarella. No, il nome di Sandro Ricci non si trova in nessun prestigioso palmares letterario e soltanto digitando “Segnali di festa”, dal calderone del web uscirà a malapena fuori questa sua straordinaria opera omnia impregnata dei ricordi della sua infanzia in quel di Bassanello negli anni ’50-’60 (l’odierna Vasanello si è chiamata così fino al 1948), sulla quale ha lavorato per tutta la vita alla costante ricerca della perfezione della forma. Arrivandoci molto vicino fin dalla prima stesura, ritengo, ma a lui “arrivarci molto vicino” non poteva bastare. Ecco spiegato il motivo di una bibliografia talmente stringata che pochi ne conoscono lo spessore.
Il Sapere era la sua vita, con lui si finiva sempre per parlare di letteratura, arte, storia, cinema o comunque di qualcosa che gravitasse lì intorno. Per questo quando una mattina, Sandro se n’era andato da pochi mesi, mi telefonò il sindaco, dopo l’iniziale stupore alla fine della telefonata trovai persino scontata la notizia che solo in quel momento appresi.
Nel suo testamento Sandro ha predisposto che metà del suo patrimonio vada all’Ospedale Bambin Gesù di Roma, l’altra metà al Comune di Vasanello con il vincolo che sia equamente suddiviso per l’organizzazione di una rassegna cinematografica e per… il potenziamento del Premio Amerino.
Puoi star certo che non ti deluderemo amico mio: verae amicitiae sempiternae sunt, carissime noli oblivisci.